Giuseppe Conte a Lodi, “Non possiamo permetterci di procedere con avventatezza, mi dispiace per chi è rimasto deluso”.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Lodi. Prosegue la visita di Conte al Nord, nelle zone più colpite dal coronavirus, e da Lodi si appella alle banche e agli italiani. Il Presidente del Consiglio ha fatto sapere che per quanto riguarda la fase 2 il governo non avrebbe potuto fare di più.
Conte a Lodi, “Non possiamo permetterci di procedere con avventatezza”
Da Lodi il Presidente del Consiglio si è detto dispiaciuto per le persone che si aspettavano un inizio di fase due più coraggioso, ma ha fatto sapere che alle luce delle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico, sarebbe stato impossibile fare di più.
“Non possiamo permetterci adesso di procedere con avventatezza e improvvisazione e per questo il lavoro di esperti e tecnici è stato prezioso […]. Mi dispiace per quei cittadini rimasti delusi, ma il nostro obiettivo prioritario è la tutela della salute e non possiamo da una settimana all’altra cambiare obiettivo”.
L’appello del premier alle banche
Il Presidente del Consiglio si è poi rivolto alle banche, chiedendo loro un atto di amore per dare liquidità alle imprese.
“È un atto d’amore che chiedo alle banche, […], facciano un grande sforzo per erogare liquidità alle imprese che hanno bisogno. Venite incontro a queste richieste”.
Di seguito il video delle dichiarazioni di Giuseppe Conte da Lodi
Conte, “Da lunedì torneranno a lavorare 4,5 milioni di persone, ecco la ragione per cui le scuole devono rimanere chiuse”
Nel corso del suo intervento il premier ha parlato anche della decisione di non riaprire le scuole.
“Da lunedì torneranno a lavorare 4,5 milioni di persone. Prenderanno mezzi pubblici e anche privati. Creeremo più occasioni di contagio. È la ragione per cui anche le scuole devono rimanere chiuse”.
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